Desidero ringraziare ed esprimere la mia gratitudine a:


Carmela
per avermi introdotto nel meraviglioso mondo dei cavalli.
Oltre ad essere legato a lei sentimentalmente,
ho la fortuna di condividere con lei questa passione

Pat Parelli
per aver divulgato nel mondo le sue conoscenze
sulla Relazione Naturale Cavallo-Uomo (Natural
Horsemanship).
Una delle sue citazioni piu' belle:
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano"

Franco Giani
istruttore Parelli Italia, per la pazienza e la professionalita' con le quali mi ha sempre trasmesso
quell'atteggiamento che oggi mi permette di vivere il cavallo (e non solo il mio)
come un compagno di giochi e non come uno strumento di lavoro

C'e' ancora molto da lavorare ma come dice Pat:
"Un buon inizio non e' qualcosa, e' tutto"






Il linguaggio

Gli esseri umani hanno il privilegio del linguaggio, che è una delle massime differenze fra gli esseri umani e gli altri animali.
Gli animali non possono parlare dei loro sentimenti in modo che possa essere compreso attendibilmente
dagli esseri umani, anche se la barriera del linguaggio fra esseri umani e animali non è assoluta.
Ma il linguaggio non è un metro del tutto attendibile dei sentimenti fra gli esseri umani.
L’asserzione verbale di un sentimento non dimostra che esista l’emozione corrispondente,
né l’incapacità di verbalizzarlo dimostra che l’emozione non esista.
Individui profondamente ritardati non sono in grado di esprimere i loro sentimenti; ciò non significa che non ne abbiano.
Gli esseri umani muti hanno sentimenti. Persone intellettualmente raffinate possono mentire sui loro sentimenti o nasconderli.
La capacità intellettuale può distinguere l’uomo dagli altri animali, anche se solo per grado,
ma persino fra gli esseri umani intelligenza ed emozione non sono strettamente correlati.
Jeffrey M. Masson & Susan McCarthy “quando gli elefanti piangono”




Convegno TESOL 2010

Nella foto qui sopra durante la nostra partecipazione al 35esimo convegno TESOL ITALY (20 novembre 2010).

Ringraziamo l'associazione per averci dato la possiblità di presentare e condividere coi molti partecipanti al convegno questa nuova relazione con il cavallo attraverso il linguaggio del corpo.





Ventagri agosto 2010 con Franco Giani

lunedì 10 maggio 2010

La Filosofia Parelli

Una differenza fondamentale contraddistingue il cavallo dall'uomo:

IL CAVALLO E" UNA PREDA
L'UOMO E' UN PREDATORE

Su questa diversita' apparentemente irrilevante si basa l'intero metodo Parelli. Questa differente condizione genetica va tenuta continuamente in considerazione nel rapporto con il cavallo. Proviamo ad immaginare per un attimo come si possa sentire una preda quando un predatore (l'essere umano) le va incontro o peggio ancora, quando e' seduto sulla sua schiena. Non deve essere una sensazione piacevole, ne sono certo.

Consapevoli di questo, tutte le volte che desideriamo lavorare (personalmente preferisco il termine giocare) col nostro amico quadrupede assicuriamoci di mettere al primo posto la relazione.

Proviamo a pensare come lui e comportiamoci da partner e non da predatore, col tempo il nostro cavallo sara' in grado di acquisire fiducia e rispetto iniziando a comportarsi da partner e non piu' da preda.

1 commento:

Guendalina ha detto...

ciao siamo stefano mary e guendy bel blog!!!
ps a stefano nn piace molto
baci guendy e mary