Una differenza fondamentale contraddistingue il cavallo dall'uomo:
IL CAVALLO E" UNA PREDA
L'UOMO E' UN PREDATORE
Su questa diversita' apparentemente irrilevante si basa l'intero metodo Parelli. Questa differente condizione genetica va tenuta continuamente in considerazione nel rapporto con il cavallo. Proviamo ad immaginare per un attimo come si possa sentire una preda quando un predatore (l'essere umano) le va incontro o peggio ancora, quando e' seduto sulla sua schiena. Non deve essere una sensazione piacevole, ne sono certo.
Consapevoli di questo, tutte le volte che desideriamo lavorare (personalmente preferisco il termine giocare) col nostro amico quadrupede assicuriamoci di mettere al primo posto la relazione.
Proviamo a pensare come lui e comportiamoci da partner e non da predatore, col tempo il nostro cavallo sara' in grado di acquisire fiducia e rispetto iniziando a comportarsi da partner e non piu' da preda.
lunedì 10 maggio 2010
La Filosofia Parelli
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1 commento:
ciao siamo stefano mary e guendy bel blog!!!
ps a stefano nn piace molto
baci guendy e mary
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