Il concetto di propietario o padrone e' esclusivamente umano e non ha nessun significato nel mondo del cavallo. Nella sua vita di branco sceglie i membri che formeranno il gruppo di gioco (e di vita) nel rispetto di una scala gerarchica alla quale e' abituato sin dalla nascita.
In cattivita', essendo il suo spirito di branco un elemento innato, puo' arrivare a socializzare con esseri di altre specie come l'uomo, ma e' nel suo DNA la continua ricerca della leadership attraverso giochi di dominanza: Chi muove chi.
Vi e' mai capitato un cavallo che appoggia la sua testa su di voi e con una pressione vi allontana da lui anche di un solo passo? Ebbene, nella maggior parte dei casi quello non e' un gesto affettuoso, ma un istintivo gioco di dominanza per guadagnare punti sulla leadership. Sta semplicemente tentando di risalire la scala gerarchica e dominarvi.
Oppure vi e' mai successo che strusci la sua testa sulla vostra spalla per grattarsi? Anche questo e' quasi sempre un segno di dominanza. Cosa pensate accadrebbe se provasse a fare la stessa cosa nel branco con un capo branco? Verrebbe subito redarguito e allontanato.
Saper leggere queste situazioni e' importante per stabilire chi (tra noi e il cavallo) e' il leader di questo gruppo a due. Come dice il mio istruttore cerchiamo di capire la differenza tra permettere e lasciar fare.
Spesso gli atteggiamenti dominanti del cavallo sono preceduti da un linguaggio di corpo come lo schiacciamento delle orecchie.
In cattivita', essendo il suo spirito di branco un elemento innato, puo' arrivare a socializzare con esseri di altre specie come l'uomo, ma e' nel suo DNA la continua ricerca della leadership attraverso giochi di dominanza: Chi muove chi.
Vi e' mai capitato un cavallo che appoggia la sua testa su di voi e con una pressione vi allontana da lui anche di un solo passo? Ebbene, nella maggior parte dei casi quello non e' un gesto affettuoso, ma un istintivo gioco di dominanza per guadagnare punti sulla leadership. Sta semplicemente tentando di risalire la scala gerarchica e dominarvi.
Oppure vi e' mai successo che strusci la sua testa sulla vostra spalla per grattarsi? Anche questo e' quasi sempre un segno di dominanza. Cosa pensate accadrebbe se provasse a fare la stessa cosa nel branco con un capo branco? Verrebbe subito redarguito e allontanato.
Saper leggere queste situazioni e' importante per stabilire chi (tra noi e il cavallo) e' il leader di questo gruppo a due. Come dice il mio istruttore cerchiamo di capire la differenza tra permettere e lasciar fare.
Spesso gli atteggiamenti dominanti del cavallo sono preceduti da un linguaggio di corpo come lo schiacciamento delle orecchie.
Questo atteggiamento e' un avvertimento e puo' presagire un morso o un calcio.
Tornando al nostro concetto del "chi muove chi", il gioco del porcospino (uno dei sette giochi Parelli), oltre a desensibilizzare il cavallo in tutte le parti del corpo, lo educa a cedere alla nostra pressione. Per natura infatti il cavallo tende ad andare contro le pressioni anziche' subirle.
Tornando al nostro concetto del "chi muove chi", il gioco del porcospino (uno dei sette giochi Parelli), oltre a desensibilizzare il cavallo in tutte le parti del corpo, lo educa a cedere alla nostra pressione. Per natura infatti il cavallo tende ad andare contro le pressioni anziche' subirle.
Il gioco consiste nell'esercitare una pressione costante in quattro fasi crescenti: pelo, pelle, muscolo e osso. Quando il cavallo si sposta anche di un solo passo, e' fondamentale la tempestivita' con cui smettiamo di premere. Il cavallo non impara quando compiamo un'azione ma quando la interrompiamo. Nella foto Martina sta spostando le zampe anteriori di Natasha.
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